SASSARI. Poste italiane parla di «equivoci» e «fraintendimenti» ma, alla fine, la cosa più importante è che gli abitanti della Nurra, con in testa la borgata di Palmadula, hanno vinto la loro battaglia. E così, dopo lunghi giorni di protesta, cortei, presidi permanenti, Poste italiane risponde con un comunicato ufficiale nel quale, in sostanza, ribadisce la volontà di restare nella borgata. «In riferimento alla presunta chiusura dell'ufficio postale di Argentiera Nurra – precisa la società – la temporanea interruzione dell'operatività del servizio è esclusivamente conseguenza dello sfratto esecutivo che imponeva all’azienda di lasciare liberi i locali che ospitavano l'ufficio postale entro i termini contrattuali.
Poste Italiane, pur essendosi impegnata preventivamente per trovare una sede alternativa, non è riuscita a individuare locali idonei a ospitare l’ufficio». Si sarebbe quindi trattato, secondo loro, di una scelta obbligata. «I sopralluoghi tecnici effettuati lo scorso anno su alcuni immobili – spiegano – non hanno dato esiti positivi perché non avevanocaratteristiche idonee a soddisfare le esigenze strutturali e normative». Ma giorni fa il sindaco Ganau, davanti alla popolazione della borgata in rivolta, aveva chiaramente detto di voler mettere a disposizione di Poste italiane i locali dell’amministrazione comunale che avrebbero dovuto ospitare la circoscrizione. «Da alcuni giorni – ha detto ieri Poste Italiane – stiamo valutando sia la possibilità di riaprire l'ufficio postale di Argentiera Nurra nella vecchia sede sia l'eventualità di optare per un riposizionamento delle attività nei nuovi locali proposti dall’amministrazione comunale».
In questo modo la società ha quindi manifestato ancora più esplicitamente la volontà di non chiudere l’ufficio della borgata e a questo proposito ha aggiunto: «Per evitare ulteriori fraintendimenti confermiamo l’impegno di mantenere il presidio di Palmadula e di ripristinarne l'operatività in tempi brevi».
E poi precisano ancora che «il temporaneo trasferimento dei servizi di Argentiera Nurra nel vicino ufficio postale di Campanedda, è stato predisposto per ridurre al minimo i disagi ai residenti e per consentire loro di ritirare le pensioni e di effettuare tutte le operazioni che richiedono la consultazione della documentazione disponibile nell'ufficio dell’Argentiera». Una soluzione, insomma, che aveva come obiettivo quello di evitare interruzioni nell’erogazione di un servizio così importante. Ora, quindi, non resta che attendere la decisione dell’azienda su quali locali ospiteranno l’ufficio postale. Se quello comunali o la vecchia sede che nelle ultime settimane è stata presidiata giorno e notte dai residenti.