Una vasta distesa di calcestruzzo incombe sulla spiaggia grande dell'Argentiera. E i commenti negativi si sprecano nel popolo del web. Ma l’assessore Ottavio Sanna rassicura: «È come giudicare una casa in costruzione dai primi mattoni. Il progetto di ripristino è molto serio e ben fatto e il risultato finale avrà un ottimo impatto visivo oltre a una serie di altri vantaggi».
A scatenare la polemica i lavori di bonifica e messa in sicurezza della gradinata e degli accessi all'arenile oltre che del piazzale antistante, che stanno proseguendo e si avviano verso la conclusione. Con quello che appare che per ora è un pugno allo stomaco. Cemento a vista d'occhio su uno degli angoli più belli del borgo minerario.
I lavori erano iniziati nel 2014 per sanare una situazione di rischio. Il costone che sovrasta la spiaggia, e su cui negli Anni Sessanta era stata costruita la scalinata, era franato a causa delle mareggiate, ed era diventato un pericolo per l'incolumità delle persone. Senza contare che doveva anche essere bonificato per la presenza dei residui di lavorazione della miniera, andata in pensione cinquant'anni fa.
Le bonifiche sono state occasione di un contenzioso, a quanto se ne sa ancora in corso, tra il Comune, la Società Argentiera spa, proprietaria al sessanta per cento degli immobili e dei terreni dell'ex villaggio di minatori, e altri privati. Palazzo Ducale aveva imposto a loro i lavori, poi li aveva presi in carico, ma con l'obiettivo di rivalersi sui privati. Se ne sta parlando in tribunale, ma anche tra i contendenti per arrivare a una soluzione.
Sia come sia, l'operazione di risanamento con la realizzazione di muri di contenimento e di recupero del costone sulla spiaggia è partita. A disposizione cun fondo di un milione e mezzo del Comune, un progetto approvato dalla Soprintendenza e i lavori affidati all'impresa Angius. Ma in questi giorni il cantiere ha messo in luce come cambierà il volto della spiaggia a conclusione dell'intervento che, secondo le previsioni, dovrebbe essere portato a termine a breve. E a sentire le proteste, non è un bel vedere. Il cemento è fortemente impattante e l'impressione è di un corpo estraneo in un ambiente dove ha sempre predominato una natura selvaggia che contribuisce al fascino unico dell'Argentiera.
La gradinata è stata sostituita da piani di calcestruzzo, con un camminamento per arrivare sulla spiaggia. Sicuramente un accesso più agevole anche per chi ha problemi di deambulazione, sicuramente un argine al pericolo di nuove frane, ma dal punto di vista estetico i dubbi restano. Le foto che rimandano la situazione attuale stanno intanto facendo il giro del mondo attraverso il web. Ed è un'ondata di commenti allibiti, molti dei quali provenienti da esperti di settore.
A rassicurarli arriva Sanna: «L’opera, eseguita con finanziamenti regionali e la collaborazione di Arpas e università, è assolutamente necessaria per mettere in sicurezza il costone e garantire l’accesso alla spiaggia anche ai disabili. Una volta finita sarà piena di verde, con piante studiate per raccogliere la polvere dell’ex miniera. Ci sarà un anfiteatro usabile per eventi, è sarà un progetto molto bello e godibile. Nessun ecomostro insomma, ma un interventi mirato e ben fatto, che presto tutti potranno giudicare nella sua completezza».
Dal sito www.lanuovasardegna.it - 12 giugno 2015.