Da tempo è noto che l'attività di estrazione dalle miniere della borgata, dismesse dagli anni Sessanta, ha lasciato una pesante eredità. Le spiagge e alcune aree sono inquinate da metalli pesanti (ferro, cadmio, mercurio e arsenico) in concentrazioni superiori alla norma e perciò, oltre a proseguire nelle bonifiche, il Comune ha predisposto una serie di prescrizioni e divieti da rispettare da parte di chi frequenta il litorale e alcune delle zone dove è nata l'industria mineraria, fermo restando che si potrà accedere alle spiagge senza alcuna limitazione se non quella di osservare alcune norme igieniche. Infatti, poichè la sabbia è mista a tracce di polveri minerali il consiglio è di lavare i piedi all'uscita dell'arenile e le mani prima di ingerire cibi.
La notizia è stata data ieri dal neo assessore ai Lavori Pubblici Ottavio Sanna che ha informato, nel corso di una conferenza stampa, dell'avvio di una campagna per informare cittadini e i turisti della necessità di utilizzare in maniera corretta uno dei luoghi più belli del litorale sassarese. Campagna che è stata predisposta dalla Edigraph Comunicazione Visiva. La responsabile Elisabetta Porcu ha informato che «saranno distribuiti in città, all'Argentiera e nell'agro 45mila depliant direttamente nelle case.
"Predisporremo sei cartelli informativi nella borgata, nelle aree soggette a bonifica, e per cinque giornate, fino ad agosto, verranno aperti stand dove verranno distribuiti i volantini, e il materiale informativo stampati anche in lingua inglese visto l'afflusso di stranieri".
Un gazebo sarà aperto anche in città, il 24 lulglio, in piazza Santa Caterina, in occasione dell'anteprima del festival dell'Argentiera che ormai da anni anima il borgo.
Non solo. La campagna di informazione verrà allargata anche al web. Nel sito del Comune (www.comune.sassari.it) ci sarà il rinvio a un altro sito (www.argentierasassari.it) dedicato agli interventi di recupero e messa in sicurezza. Da lì si potrà scaricare la relazione sull'analisi di rischio che il Comune era obbligato a predisporre visto il tasso di inquinamento da metalli pesanti. Analisi che è stata valutata dall'Arpa, l'agenzia regionale per l'ambiente, e dalla Provincia, a suo tempo, nel corso di una conferenza di servizi. Conferenza che aveva imposto al Comune, proprio per la situazione esistente, una campagna di comunicazione alla cittadinanza che può continuare liberamente, è bene sottolinearlo ancora, a frequentare le spiagge. «Per avere una situazione di pericolo – ha detto l'assessore Sanna – un bambino, ritenuto il bersaglio più sensibile a forme di inquinamento, dovrebbe restare nella spiaggia più grande per 37 giorni consecutivi, per almeno 6 anni di seguito».
Sanna ha ricordato che le bonifiche sono iniziate ad ottobre, prevedono una spesa di oltre un milione di euro, e hanno la collaborazione anche della facoltà di Agraria. Nelle aree circostanti Pozzo Podestà sono stati previsti interventi di fitorisanamento del suolo con la messa a dimora di piante che grazie alle loro capacità depurative potranno rendere possibile l'estrazione dei metalli in eccesso. «Sull'Argentiera il Comune mantiene gli impegni presi per la sua valorizzazione turistica – ha affermato l\'assessore ai Lavori pubblici –. Riqualifichiamo in tutto sei siti (oltre il retro delle due spiagge, Pozzo Podestà, la chiesetta, la strada mezza Costa, Calabronis e il Belvedere) e riapriamo l'Ostello, la cui gestione è stata affidata con bando per 18 mesi alla cooperativa locale Santa Barbara».